Carnevale a Roma: dal 28 febbraio al 5 marzo 2019

Il Carnevale a Roma è da secoli un grande evento per la nostra capitale e per i suoi visitatori. La tradizione vuole che nei pochi giorni del Carnevale a Roma si festeggi con pasti ricchi e abbondanti, divertimenti e dissacrante ironia. Il Carnevale romano è stato magnificato anche da scrittori e poeti come Goldoni, Goethe, Gogol, Stendhal, Dickens e Dumas, e lo ritroviamo nei quadri di Caffi, Shor e Orlov. Una festa che ha mutato le sue caratteristiche e i suoi segni distintivi nel tempo ma che mantiene intatte le sue tradizioni.

Carnevale a Roma: i luoghi

Il Carnevale a Roma ha da sempre dei luoghi di culto. Da giovedì a martedì grasso infatti le maschere e le sfilate invadono piazza Navona, piazza di Spagna e via del Corso per arrivare a conquistare con eclatante festosità l’immensa piazza del Popolo. Come raggiungere i luoghi del Carnevale romano partendo da B&B Easy? Facile, veloce e con i mezzi pubblici, clicca qui per vedere il percorso. 

Carnevale a Roma: le maschere tipiche

Fra i personaggi più popolari le maschere di Rugantino (l’arrogante furfante di Trastevere che indossa pantaloni sgualciti e fazzoletto legato al collo), Cassandrino, il più tipico dei rampolli della nobiltà romana. Segue Meo Patacca, un ragazzo del popolo semplice e vivace. Ed infine il mitico Don Pasquale, un nobile scapolo all’antica. Ma non mancano i cortei di costumi d’epoca rinascimentale e le sfilate di personaggi ispirati alle corti e ai palazzi dei tempi lontani che ancora si respirano nelle architetture delle eleganti vie del centro.

Carnevale a Roma: cosa mangiare

Il Carnevale a Roma (così come nel resto d’Italia) ha le sue origini nella tradizione contadina e popolare e segna il simbolicamente il passaggio dall’inverno all’inizio della primavera. Anche per queste ragioni, il carnevale è per definizione una festa che va celebrata con banchetti ricchi di dolci e di fritture. A Roma e nel Lazio per esempio, non è Carnevale senza le frappe fritte e spolverate di zucchero a velo, o senza le castagnole: saporite e soffici palline di pasta fritta talvolta ripiene di crema o di ricotta dolce.

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